Sono sorpreso e rammaricato. Anche commosso da questa sua repentina scomparsa e dalle parole con le quali, appresa la grave notizia e dopo un momentodi commozione, ha abbracciato G.A., aggiungendo “è amore di Dio per me, ho semprevissuto per quel giorno”.
Lo ricordo con tutti noi che lo abbiamo conosciuto e con quelli che hanno condiviso con lui l’impegno per il Centre Medical “Moyi Mwa Ntongo” di Kinshasa, affidandolo a Maria e a Chiara, in Gesù.
Trequanda festeggia gli Etruschi
TREQUANDA: La collezione Pallavicini e la comunicazione relativa al territorio sarà oggetto del convegno
che rientra nell’ambito delle celebrazioni etrusche
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Trequanda festeggia gli Etruschi
La collezione Giancarlo Pallavicini e la comunicazione relativa al territorio sarà oggetto del convegno
che rientra nell’ambito delle celebrazioni etrusche
TREQUANDA — Sabato 3 settembre alle 17,30 nella sala polivalente di via Taverne 22, che si trova nello
stesso edificio che ospita lo spazio museale, nell’ambito delle Celebrazioni etrusche indette fino al
4 settembre dal Consiglio regionale della Toscana, si terrà il convegno dedicato alla comunicazione e
alla storia del territorio.
In programma, dopo i saluti del sindaco Roberto Machetti, la presentazione del nuovo materiale informativo
da parte di Maria Angela Turchetti, della Soprintendenza archeologica della Toscana e dell’architetto
Nicola Marras, che ha curato gli allestimenti del museo. Coordina e conclude, con una relazione sulla
comunicazione e la valorizzazione del territorio Simone Marrucci, docente incaricato al corso di Turismo
sostenibile e sviluppo locale dell’Università di Siena.
Nell’occasione il museo, che presenta la collezione Giancarlo Pallavicini sarà aperto, gratuitamente, al
pubblico. Al piano terra, dove si svolge il convegno, sarà esposta una gigantografia per presentare alcuni
reperti, con modalità di lettura delle didascalie in Qrcode.
Intanto nei giorni scorsi il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani ha fatto visita al museo di
Trequanda ed ha potuto ‘toccare con mano’ l’inestimabile patrimonio etrusco che racchiude il museo senese.
Per informazioni sull’iniziativa di sabato 3 settembre: 0577662114, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
4 min ·
Nuovo reparto di maternità in Congo, a Kinshasa, nel Centro medico "Moyi mwa Ntongo", il cui avvio col reparto oftalmologico è stato interamente finanziato dai soci della mia Fondazione Onlus, che
hanno fornito pure la gran parte delle risorse per la realizzazione dei nuovi reparti "Maternità" e "Pediatria".
Da Focolare.org, riproduciamo la nota in argomento.
23 agosto 2016
In collaborazione con Amu Lussemburgo e il partner locale congolese AECOM, il Centro medico «Moyi mwa Ntongo» di Kinshasa inaugura un nuovo edificio con il reparto maternità, pediatria e sala operatoria.
IMG-20160801-WA0005L’attesa è durata due anni, e il costo ha raggiunto i 409.559 €: è il nuovo reparto maternità del Centro medico «Moyi mwa Ntongo» nella capitale congolese, inaugurato proprio il giorno del 10° anniversario del Centro stesso. Il primo bambino è nato lo scorso 19 luglio!
Un servizio essenziale, se si considera che – come ha affermato il direttore sanitario Arthur Ngoy – le cifre della mortalità infantile e materna in Congo sono ancora molto alte: «846 i decessi materni su ogni 100mila nati vivi» – mentre la media mondiale è di 216 – «e 104 su 1000 sono i decessi infantili», un tasso tra i più elevati al mondo.
Il nuovo reparto é stato costruito grazie agli sforzi di diverse persone e agenzie legate al Movimento dei Focolari, come la Fondazione Giancarlo Pallavicini e le Signore Albina Gianotti e Vittorina Giussani, finanziatori del Centro medico sin dagli esordi, e da Amu Lussemburgo e AECOM Congo – insieme ai loro sostenitori: tante persone del Lussemburgo, compresi bambini che hanno realizzato e venduto lavoretti per guadagnare qualcosa, anche in pieno inverno.
«Questo centro medico ci dà l’occasione di rispondere concretamente all’invito della Chiesa nel documento Africae Munus (n.140), che “le istituzioni sanitarie della Chiesa e tutte le persone che vi lavorano a diverso titolo si sforzino di vedere in ogni malato un membro sofferente del Corpo di Cristo», ha affermato Damien Kasereka, corresponsabile insieme ad Ghislaine Kahambu, del Movimento dei Focolari in Congo.
IMG-20160801-WA0003«È una grande soddisfazione – continua il dott. Ngoy – soprattutto per le mamme che dopo 9 mesi di consulti prenatali nel nostro centro, dovevano essere trasferite in un’altra struttura per partorire. Si sentivano abbandonate nel momento in cui avevano più bisogno di noi». «Ma anche perché possiamo rispondere alle richieste del governo congolese, di offrire cure complete, continue e di qualità. Per questo diciamo grazie a Chiara Lubich che ha dato il via a questo centro».
All’inaugurazione, il 9 luglio scorso, insieme al corpo medico, ai malati, alle autorità civili e religiose, l’architetto e la sua équipe, giornalisti, era presente una piccola delegazione di Amu Lussemburgo. La messa di ringraziamento è stata celebrata dal vescovo ausiliare di Kinshasa Mons. Bodika, mentre il taglio del nastro è stato dato dal ministro della salute Vital Kabuiku, insieme al nunzio apostolico Luis Mariano Montemayor e al vescovo ausiliare.