Grande distribuzione Organizzata GDO
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DEFINIZIONI DELLE IMPRESE DELLA G.D.O. (IN COMPLETAMENTO)
Per una miglior comprensione delle unità operative della G.D e della G.D.O è opportuno rifarsi alle definizioni dell' economista Giancarlo Pallavicini, pubblicate nel 1968 per quelle che all'epoca costituivano le tipologie della distribuzione integrata: grandi magazzini, magazzini a prezzo unico, supermercati, catene di negozi, cooperative di consumo, unioni volontarie e gruppi di acquisto, case di vendita per corrispondenza e altre forme del dettaglio integrato (Case di vendita "porta a porta", case di sconto, centri commerciali verso i quali viene prevista l'evoluzione di parte della grande distribuzione, e "drug stores"), che hanno costituito un riferimento per la normativa nazionale e per gli indirizzi della Comunità economica europea[3] ^Si veda: Giancarlo Pallavicini, "Strutture integrate nel sistema distributivo italiano", Giuffré, Milano, 1968, pagg. VIII/351 - Parte Seconda, pagine da 61 a 209.
(Wikipedia, voce "Grande Distribuzione Organizzata")
RAPPORTO SULLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE IN LOMBARDIA
Nella specifica materia della grande distribuzione organizzata, Giancarlo Pallavicini, incaricato di "Economia della distribuzione commerciale" all'Università Bocconi - SDA Scuola di Direzione Aziendale, è stato coordinatore di ricerche condotte dall'Università Bocconi con l'Università Cattolica di Milano, per incarico dell'Ente Regione Lombardia (Delibera Giunta Regionale del 29 ottobre 1971). Ricerche intese a definire un quadro di riferimento per le competenze regionali previste dalla nuova normativa sulla distribuzione commerciale, di cui al "Rapporto sulla distribuzione commerciale in Lombardia", Volume 1° e 2°, e a meglio orientare lo svolgimento di specifici compiti regionali nell'ambito autorizzativo.