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G. Pallavicini

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Venerdì, 27 Novembre 2020 10:56

Rammarico condiviso per Albina Gianotti

 

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Condiviso rammarico per Albina Gianotti, della Fondazione Onlus che porta il mio nome, che ci ha lasciato. Ad esso si ispira la lettera ricevuta da Emmaus Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, e da Damien Kasereka, responsabile del Centro medico chiamato "Moyi mwa Ntongo" (luce del mattino:alba), per ricordare Albina, con la quale lo abbiamo avviato.
Ricevuto Giovedì 19.11.2020, data dell'evento
A Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Caro Giancarlo, è con profondo rammarico che abbiamo saputo adesso della partenza in Cielo della nostra amatissima Albina. Mentre siamo ancora immersi in questo profonfo dolore del distacco, ci da una consolazione pensare la signora Gianotti nel seno del Padre dove splenda la Sua luce per l'eternità. Che la sua Stella brilla per sempre !
Il Centro Medico Moyi mwa Ntongo ( dal nome di Albina in lingua Lingala) proprio in onore della signora Gianotti che ne è una degli illustri fondatori esprime una grande riconoscenza per la vita vissuta e donata di Albina per diffondere nel mondo le opere del bene. Moyi mwa Ntongo ne sarà una testimonianza visibile e vivissima sempre. I nostro pensieri si rivolgono ai suoi famigliari per i quali chiediamo conforto e consolazione per questo momento difficile.
Informiamo subito Emmaüs Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari. Che la famiglia si senta sostenuta delle preghiere dei Focolari nel mondo.
Ho personalmente un ricordo vivissimo di Albina come una persona serena, piena di amore per l'uomo e per l'umanità. Lei ha impegnato la sua vita per fare sorridere il mondo.
Assicurando la nostro prossimità e di Moyi mwa Ntongo.
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Venerdì, 03 Luglio 2020 12:53

FONDAZIONE GP ONLUS

ATTIVITA’ UMANITARIA E CULTURALE  AL GIUGNO 2020

 

L'odierna uscita del Giornale di Monza, Desio, Seregno e Carate ha illustrato l'aggiornamento dell'attività della mia Fondazione Onlus Umanitaria e Culturale nei termini che seguono.

https://webmail.register.it/…/api/mail/Giornale%20Desio.pdf…

 

L’impegno in Africa con il Céntre Medical «Moyi Mwa Ntongo» di Kinshasa, in Tanzania, Uganda e Nepal, gli interventi della Fondazione Pallavicini

DESIO (drb) Per garantire una concreta possibilità di vita e di ulteriore successo alle iniziative umanitarie e culturali, in- traprese in diverse aree del mondo per iniziativa di donatori desiani, è stata costituita la Fondazione Giancarlo Pallavicini Onlus Umanitaria e Culturale. Ne consegue che essa destina parte dei propri introiti a tale sostegno. Gli interventi umanitari effettuati riguardano soprattutto il Cén- tre Medical «Moyi Mwa Ntongo» di Kinshasa, nel Congo, avviato da una benemerita desiana per la cura della vista dei bambini. Sono stati poi aggiunti i reparti maternità e pediatria, per l’impegno di un’altra donatrice. Dalla sua costituzione, la Fondazione si è impegnata nell’ammodernamento di parte delle attrez- zature mediche e nell’istituzione della scuola Braille. Successivamente ha contribuito all’avvio della ricostruzione dei reparti del Céntre Medical danneggiati dal crollo di una struttura industriale ad esso adiacente. Inoltre, la Fondazione Onlus ha fornito assistenza al promotore Damien Kasereka per la costituzione del primo modello congolese di edilizia condivisa tra 50 dipendenti del Céntre Medical e per il suo finanziamento. Tutto questo non ha impedito altre rea- lizzazioni umanitarie, come la costruzione del dormitorio per la scuola primaria in Tanzania, la fornitura di appa- recchiature mediche per ortopedia e chirurgia generale in Uganda, la ricostruzione dell’Infermeria a Bolde nel Nepal e il sostegno al locale orfanotrofio. Nell’ambito culturale la Fondazione ha sostenuto alcune tradizionali iniziative intraprese in Desio e altre di particolare rilievo, anche internazionale. In tale azione figurano la costituzione della Fondazione Treccani

Cultura, cui la Fondazione Onlus ha partecipato come uno dei tre fondatori rappresentati nel Consiglio di Amministrazione, assieme a quelli nominati dall’Istituto per l’Enciclopedia Italiana Treccani, dalla Scuola Normale Superiore di Pisa e dall’Accademia dei Lincei. La Fondazione è pure rappre- sentata nel Consiglio della Fondazione per i beni e le attività artistiche e culturali della Chiesa, ente di diritto Vaticano, e fa parte della Capp - Centesimus Annus Pro Pontificie, attiva per le elemosine erogate da Papa Francesco. A Trequanda, nel Senese, è esposta la Collezione Archeologica Giancarlo Pallavicini, alla cui valorizzazione ha contribuito la Fondazione Onlus.

La stessa ha inoltre sostenuto eventi culturali, come il Festival della Lingua Italiana di Lecco, il Festival del Medioevo di Gubbio, il Convegno Internazionale «Liutprando Re dei Longobardi». Inoltre, ha partecipato all’autorevole «Filosofi lungo l’Oglio» e ad eventi indetti in Desio dall’Istituto Internazionale di Tele Medicina, retto dal professor Francesco Sicurello. Unitamente al Polo Tecnologico Brianteo del dot- tor Antonio Colombo, la Fondazione Onlus ha collaborato a tre qualificati eventi in partnership con l’assessorato alla Cultura della Regione Lombardia.

L’attenzione agli aspetti scientifici, per lo più connessi con l’ambito della salute, ha motivato un intervento in favore dell’avvio di innovative terapie contro i linfomi presso il San Raffaele di Milano. In tal modo si è dato seguito a quanto in precedenza fatto da una donatrice desiana per la sperimentazione di terapie per l’Alzheimer presso il Dimer dello stesso ospedale. Di particolare rilievo la parteci- pazione alla ricerca «La Civiltà del Pane», di concerto con il Parlamento Europeo, condotta da una novantina di Università. Ultimo, solo in ordine di tempo, il Fondo «Sosteniamoci», costituito con la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, per il sostegno alla prevenzione da contagi Coronavirus in favore di medici di famiglia e di medici e altri addetti degli ospedali e delle Case per anziani e di Comunità di Desio e dei comuni limitrofi.

Un assieme di iniziative orientate al bene comune che danno senso all’esistenza della Fondazione Onlus e della connessa Associazione Umanitaria e Culturale, grazie all’assiduo impegno di chi le ha promosse e fondate

SINTESI DEL PROFILO DEL PROMOTORE

NELL'ENCICLOPEDIA TRECCANI

DESIO Nell’aggiornamento all’Enciclopedia Biografica Universale del 2007, Volume 14, pagina 617, Giancarlo Pallavicini viene definito assertore di un’economia relazionata con le discipline attente all’uomo e al suo ambiente in cui l’attività d’impresa, pur mirando al profitto, non trascuri istanze etiche, sociali, culturali e ambientali. In tale ambito ha ideato e proposto negli anni 1960 il «Metodo della Scomposizione dei Parametri», anticipando le basi teoriche della responsabilità sociale d’impresa. Per l’attitudine a coniugare libertà di mercato e bene comune è divenuto con- sulente occidentale per la riforma economica con M.S. Gorbacev, L. Abalkin e B.N. El’cin. e in tale ruolo ha influenzato gli sviluppi della Perestrojka nell’economia. Negli anni 1950 ha delineato e pubblicato i primi fondamenti del marketing.

Le sue classificazione delle unità della grande distribuzione hanno costituito un riferimento per la normativa nazionale e per gli indirizzi comunitari. La definizione della globaliz- zazione, da lui data negli anni 1990, delinea le relazioni con la web society e i limiti dei tradizionali modelli interpretativi dell’economia. E’ fautore e divulgatore dell’Economia di comunione del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich. Per gli studi sui cicli lungi dell’econo- mia di N.Kondratiev e P. Sorokin è il primo occidentale nominato all’Accademia Russa delle Scienze. Con Alberto Moravia, Mario Rigoni Stern ed eminenti personalità culturali della Russia e del mondo ha fondato «Myr Cultura», cui si deve il «Manifesto dei tre», firmato da Giancarlo Pallavicini con D.S. Lichacev e N. Samvelian, che è stato presentato alla stampa mondiale nell’incontro con Gorbachev al Foro Italico.

Foto: Alberto Moravia (sopra) e Mario Rigoni Stern con cui Pallavicini ha fondato a Mosca l’associazione internazionale «Myr Cultura»

INTERVISTA

DESIO (drb) L’incontro con l’economista desiano Giancarlo Pallavicini, noto per la sue anticipazioni su alcuni recenti sviluppi dell’economia, per i ruoli svolti in Italia ed all’estero e per la sua partecipazione al club dei dieci accademici stranieri nominati in Russia, ha costituito l’occasione per approfondirne l’impegno e le motivazioni che lo reggono. Docente univer- sitario e scrittore ha pubblicato numerose opere e come editorialista ha svolto un’intensa attività per quotidiani economici e d’informazione. Oltre a questo si è occupato di iniziative culturali, come il Museo di Trequanda in cui sono esposte le sue collezioni archeologica, mineralogica e paleontologica, nonché di interventi umanitari in Africa, Asia e America Latina, ultimamente realizzati con la Fondazione Onlus che porta il suo nome, a cui fa riferimento anche nell’in- tervista.

Lei si è occupato di economia, cultura e arte, ma ha trovato tempo per avviare e sostenere iniziative umanitarie in Africa e in altre parti del Mondo. Come ha potuto conciliare questi diversi impegni?

Non lo so neppure io. Certamente in ciascuno di questi ambiti vi è un filo conduttore. Ma un nesso tra i diversi impegni forse lo potrei trovare nella convinzione che in ogni situazione ci si debba impegnare al meglio di sé, non tanto o solo nella ricerca del risultato migliore, ma soprattutto nella motivazione che lo ispira.

Ci dia qualche esempio.

In Economia ho sempre sentito che essa, benché attenta al profitto, doveva migliorare la qualità della vita di tutti e valorizzare l’uomo e il suo ambiente culturale e naturale. Non per caso immaginai un metodo di calcolo di questi risultati e, in Bocconi, mi impegnai per l’economia dei beni culturali e dell’ambiente. Materie che mi vedono tuttora attivo, anche in Istituzioni internazionali e del Vaticano.

Come rientrano le iniziative umanitarie?

Una ventina di anni fa da una signora desiana mi venne chiesta collaborazione per realizzare un’iniziativa umanitaria in favore dei bambini in Africa. Come potevo rifiutare. Conoscevo le iniziative del Movimento dei Focolari in quell’area e mi fu facile metterli in contatto. Seguirono altre inIziative per volontà di per- sone animate dal desiderio di impegnarsi in attività benefiche. Per loro, come per me, il filo conduttore era e sono “gli altri”. Per loro dobbiamo spenderci, operando meglio che sia possibile, nelle circostanze che la vita ci propone e che non dipendono quasi niente da noi, ma alle quali dobbiamo aderire, come occasione per dare concretezza ai valori, anche di fede, che abbiamo fatto nostri.

Non ha detto nulla dell’attività scientifica.

In quella sono tuttora impegnato all’Accademia russa delle scienze, in Istituzioni di ricerca e in Comitati scientifici in Italia e all’estero e collaboro ad eventi anche con la mia Fondazione Onlus.

Lei è spesso ospite d’onore a conviviali in Ita- lia e all’estero.

Cosa ricorda di bello?

 

L’incontro con tanti valenti personaggi impegnati e spesso motivati da valori etici. Talvolta anche giovani e affermati, come nelle Round Table Italia, dove si instaura subito un clima amichevole. Ricordo con simpatia che il giorno successivo all’incontro al Valentino Legend di Milano, sul mio ruolo nella Perestrojka di Gorbachev, una sintesi sul loro sito concludeva con «Un pezzo di storia vivente che, pur avendolo preso in prestito solo una sera, custodiremo per tutta la vita». E questo fa onore a loro, dato che io sono permeato di pensieri e valori del tempo che fu.

 

Sabato, 13 Giugno 2020 09:08

Fondazione Pallavicini Onlus

 

L'odierna uscita del Giornale di Monza, Desio, Seregno e Carate ha illustrato l'aggiornamento dell'attività della mia Fondazione Onlus Umanitaria e Culturale nei termini che seguono. 

https://webmail.register.it/…/api/mail/Giornale%20Desio.pdf…

L’impegno in Africa con il Céntre Medical «Moyi Mwa Ntongo» di Kinshasa, in Tanzania, Uganda e Nepal, gli interventi della Fondazione Pallavicini

DESIO (drb) Per garantire una concreta possibilità di vita e di ulteriore successo alle iniziative umanitarie e culturali, in- traprese in diverse aree del mondo per iniziativa di donatori desiani, è stata costituita la Fondazione Giancarlo Pallavicini Onlus Umanitaria e Culturale. Ne consegue che essa destina parte dei propri introiti a tale sostegno. Gli interventi umanitari effettuati riguardano soprattutto il Cén- tre Medical «Moyi Mwa Ntongo» di Kinshasa, nel Congo, avviato da una benemerita desiana per la cura della vista dei bambini. Sono stati poi aggiunti i reparti maternità e pediatria, per l’impegno di un’altra donatrice. Dalla sua costituzione, la Fondazione si è impegnata nell’ammodernamento di parte delle attrez- zature mediche e nell’istituzione della scuola Braille. Successivamente ha contribuito all’avvio della ricostruzione dei reparti del Céntre Medical danneggiati dal crollo di una struttura industriale ad esso adiacente. Inoltre, la Fondazione Onlus ha fornito assistenza al promotore Damien Kasereka per la costituzione del primo modello congolese di edilizia condivisa tra 50 dipendenti del Céntre Medical e per il suo finanziamento. Tutto questo non ha impedito altre rea- lizzazioni umanitarie, come la costruzione del dormitorio per la scuola primaria in Tanzania, la fornitura di appa- recchiature mediche per ortopedia e chirurgia generale in Uganda, la ricostruzione dell’Infermeria a Bolde nel Nepal e il sostegno al locale orfanotrofio. Nell’ambito culturale la Fondazione ha sostenuto alcune tradizionali iniziative intraprese in Desio e altre di particolare rilievo, anche internazionale. In tale azione figurano la costituzione della Fondazione Treccani
Cultura, cui la Fondazione Onlus ha partecipato come uno dei tre fondatori rappresentati nel Consiglio di Amministrazione, assieme a quelli nominati dall’Istituto per l’Enciclopedia Italiana Treccani, dalla Scuola Normale Superiore di Pisa e dall’Accademia dei Lincei. La Fondazione è pure rappre- sentata nel Consiglio della Fondazione per i beni e le attività artistiche e culturali della Chiesa, ente di diritto Vaticano, e fa parte della Capp - Centesimus Annus Pro Pontificie, attiva per le elemosine erogate da Papa Francesco. A Trequanda, nel Senese, è esposta la Collezione Archeologica Giancarlo Pallavicini, alla cui valorizzazione ha contribuito la Fondazione Onlus.
La stessa ha inoltre sostenuto eventi culturali, come il Festival della Lingua Italiana di Lecco, il Festival del Medioevo di Gubbio, il Convegno Internazionale «Liutprando Re dei Longobardi». Inoltre, ha partecipato all’autorevole «Filosofi lungo l’Oglio» e ad eventi indetti in Desio dall’Istituto Internazionale di Tele Medicina, retto dal professor Francesco Sicurello. Unitamente al Polo Tecnologico Brianteo del dot- tor Antonio Colombo, la Fondazione Onlus ha collaborato a tre qualificati eventi in partnership con l’assessorato alla Cultura della Regione Lombardia.
L’attenzione agli aspetti scientifici, per lo più connessi con l’ambito della salute, ha motivato un intervento in favore dell’avvio di innovative terapie contro i linfomi presso il San Raffaele di Milano. In tal modo si è dato seguito a quanto in precedenza fatto da una donatrice desiana per la sperimentazione di terapie per l’Alzheimer presso il Dimer dello stesso ospedale. Di particolare rilievo la parteci- pazione alla ricerca «La Civiltà del Pane», di concerto con il Parlamento Europeo, condotta da una novantina di Università. Ultimo, solo in ordine di tempo, il Fondo «Sosteniamoci», costituito con la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, per il sostegno alla prevenzione da contagi Coronavirus in favore di medici di famiglia e di medici e altri addetti degli ospedali e delle Case per anziani e di Comunità di Desio e dei comuni limitrofi.
Un assieme di iniziative orientate al bene comune che danno senso all’esistenza della Fondazione Onlus e della connessa Associazione Umanitaria e Culturale, grazie all’assiduo impegno di chi le ha promosse e fondate

SINTESI DEL PROFILO DEL PROMOTORE
NELL'ENCICLOPEDIA TRECCANI

DESIO Nell’aggiornamento all’Enciclopedia Biografica Universale del 2007, Volume 14, pagina 617, Giancarlo Pallavicini viene definito assertore di un’economia relazionata con le discipline attente all’uomo e al suo ambiente in cui l’attività d’impresa, pur mirando al profitto, non trascuri istanze etiche, sociali, culturali e ambientali. In tale ambito ha ideato e proposto negli anni 1960 il «Metodo della Scomposizione dei Parametri», anticipando le basi teoriche della responsabilità sociale d’impresa. Per l’attitudine a coniugare libertà di mercato e bene comune è divenuto con- sulente occidentale per la riforma economica con M.S. Gorbacev, L. Abalkin e B.N. El’cin. e in tale ruolo ha influenzato gli sviluppi della Perestrojka nell’economia. Negli anni 1950 ha delineato e pubblicato i primi fondamenti del marketing.
Le sue classificazione delle unità della grande distribuzione hanno costituito un riferimento per la normativa nazionale e per gli indirizzi comunitari. La definizione della globaliz- zazione, da lui data negli anni 1990, delinea le relazioni con la web society e i limiti dei tradizionali modelli interpretativi dell’economia. E’ fautore e divulgatore dell’Economia di comunione del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich. Per gli studi sui cicli lungi dell’econo- mia di N.Kondratiev e P. Sorokin è il primo occidentale nominato all’Accademia Russa delle Scienze. Con Alberto Moravia, Mario Rigoni Stern ed eminenti personalità culturali della Russia e del mondo ha fondato «Myr Cultura», cui si deve il «Manifesto dei tre», firmato da Giancarlo Pallavicini con D.S. Lichacev e N. Samvelian, che è stato presentato alla stampa mondiale nell’incontro con Gorbachev al Foro Italico.

Foto: Alberto Moravia (sopra) e Mario Rigoni Stern con cui Pallavicini ha fondato a Mosca l’associazione internazionale «Myr Cultura»

INTERVISTA 

DESIO (drb) L’incontro con l’economista desiano Giancarlo Pallavicini, noto per la sue anticipazioni su alcuni recenti sviluppi dell’economia, per i ruoli svolti in Italia ed all’estero e per la sua partecipazione al club dei dieci accademici stranieri nominati in Russia, ha costituito l’occasione per approfondirne l’impegno e le motivazioni che lo reggono. Docente univer- sitario e scrittore ha pubblicato numerose opere e come editorialista ha svolto un’intensa attività per quotidiani economici e d’informazione. Oltre a questo si è occupato di iniziative culturali, come il Museo di Trequanda in cui sono esposte le sue collezioni archeologica, mineralogica e paleontologica, nonché di interventi umanitari in Africa, Asia e America Latina, ultimamente realizzati con la Fondazione Onlus che porta il suo nome, a cui fa riferimento anche nell’in- tervista.

Lei si è occupato di economia, cultura e arte, ma ha trovato tempo per avviare e sostenere iniziative umanitarie in Africa e in altre parti del Mondo. Come ha potuto conciliare questi diversi impegni?

Non lo so neppure io. Certamente in ciascuno di questi ambiti vi è un filo conduttore. Ma un nesso tra i diversi impegni forse lo potrei trovare nella convinzione che in ogni situazione ci si debba impegnare al meglio di sé, non tanto o solo nella ricerca del risultato migliore, ma soprattutto nella motivazione che lo ispira.

Ci dia qualche esempio.

In Economia ho sempre sentito che essa, benché attenta al profitto, doveva migliorare la qualità della vita di tutti e valorizzare l’uomo e il suo ambiente culturale e naturale. Non per caso immaginai un metodo di calcolo di questi risultati e, in Bocconi, mi impegnai per l’economia dei beni culturali e dell’ambiente. Materie che mi vedono tuttora attivo, anche in Istituzioni internazionali e del Vaticano.
Come rientrano le iniziative umanitarie?
Una ventina di anni fa da una signora desiana mi venne chiesta collaborazione per realizzare un’iniziativa umanitaria in favore dei bambini in Africa. Come potevo rifiutare. Conoscevo le iniziative del Movimento dei Focolari in quell’area e mi fu facile metterli in contatto. Seguirono altre inIziative per volontà di per- sone animate dal desiderio di impegnarsi in attività benefiche. Per loro, come per me, il filo conduttore era e sono “gli altri”. Per loro dobbiamo spenderci, operando meglio che sia possibile, nelle circostanze che la vita ci propone e che non dipendono quasi niente da noi, ma alle quali dobbiamo aderire, come occasione per dare concretezza ai valori, anche di fede, che abbiamo fatto nostri.

Non ha detto nulla dell’attività scientifica.

In quella sono tuttora impegnato all’Accademia russa delle scienze, in Istituzioni di ricerca e in Comitati scientifici in Italia e all’estero e collaboro ad eventi anche con la mia Fondazione Onlus.

Lei è spesso ospite d’onore a conviviali in Ita- lia e all’estero. 

Cosa ricorda di bello?

L’incontro con tanti valenti personaggi impegnati e spesso motivati da valori etici. Talvolta anche giovani e affermati, come nelle Round Table Italia, dove si instaura subito un clima amichevole. Ricordo con simpatia che il giorno successivo all’incontro al Valentino Legend di Milano, sul mio ruolo nella Perestrojka di Gorbachev, una sintesi sul loro sito concludeva con «Un pezzo di storia vivente che, pur avendolo preso in prestito solo una sera, custodiremo per tutta la vita». E questo fa onore a loro, dato che io sono permeato di pensieri e valori del tempo che fu.

 
 
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