23 Gen

Una strana riflessione

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Già iscritto il 5 dicembre u.s. ed erroneamente cancellato

 

Una strana riflessione.

Ci muoviamo in tre dimensioni.O almeno così crediamo sulla base di percezioni fisiche e della dimostrabilità oggettiva. Ma alcune teorie ed in particolare la "teoria delle stringhe" ci parla di altre dimensioni, di stringhe e anelli di materia primordiale avvolgentisi in più dimensioni (10 o 12). Sulla carta esiterebbero, ma per dimostrarlo oggettivamente, secondo i criteri galileiani, occorre un acceleratore lungo anni luce, che non potremo mai costruire. Negli ologrammi, che con giochi di luce compongono immaginarie figure, va affacciandosi l'esistenza di altre dimensioni. 

Tutto ciò fa riflettere e ci presenta una realtà, non del tutto circoscritta alle tradizionali dimensioni percepibili, ma che va oltre, anche se questo oltre non riusciamo ancora a capirlo e dimostrarlo concretamente. Penso ai "quanti" della meccanica quantistica, si sa che ci sono, se ne conosce la distanza da un dato punto, ma non si riesce ad individuarne la posizione. 

Tutto ciò mi induce ad allargare la dimensione del mio sentire, per intuire l'esistenza dell'"oltre" le dimensioni riconosciute nell'attuale stato della scienza come tale e della 
tecnologia al momento disponibile. E mi sovviene il pensiero che ciò che chiamiamo sentimenti sia anche la percezione delle altre dimensioni che sappiamo esistono, ma non possiamo ancora dimostrarle. Pensiamo, ad esempio, al senso estetico, al bello, al buono, che risultano dalle interazioni fra diverse dimensioni, alcune ancora ignote. Lo stesso Amore, è solo un sentimento od un assieme di percezioni, che vanno oltre le dimensioni ad oggi dimostrate. 

Non sonoun sostenitore delle manifestazioni del magico, che per certi versi non escludo, ma non posso non allargare il mio pensiero e ammettere, anche solo intuitivamente, che siamo parte di una creazione che va ben oltre i limitati confini della nostra percezione fisica. Se la molecola di ammoniaca, fino a che rimane tale e non si scompone negli elementi costitutivi, vibra centinaia di migliaia di volte al secondo (non ricordo il numero esatto) indipendentemente dalla temperatura e pressione alla quale è sottoposta, ogni persona o realtà complessa del creato non può non essere destinata ad un grande ruolo. Forse a quello che Papa Francesco indica per tutti nel Paradiso, come oggi ho scritto nel blog precedente.

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