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08 Feb

A Rocca di Papa nella sede del Movimento dei Focolari ho fatto visita alla Presidente Maria Voce "Emmaus", alla quale si sono poi aggiunti i responsabili dell'economia, della cultura e altri, compresi i coordinatori delle iniziative nel Continente africano. Diversi, e tutti coinvolgenti, gli argomenti trattati, fra i quali la ricostruzione dell'ospedale “Moyi mwa Ntngo, di Kinshasa, sorto  con le donazioni della Fondazione Onlus che porta il mio nome e di due persone a lei associate. Al di la delle interessanti conclusioni cui siamo addivenuti, merita richiamo l’attenta  disponibilità degli interlocutori, tutti virtuosamente inclini all’Unità, secondo la spiritualità del Movimento. Ci siamo lasciati con la speranza di essere tutti strumento per la realizzazione di quanto abbiamo pensato assieme.

 

10 Gen

Ho aggiunto un nuovo impegno a quelli di cui già mi occupo, anche perché connesso con altri di mio interesse. Si tratta di svolgere, con sensibile attenzione, il ruolo di consigliere d’amministrazione della “Fondazione per i beni e le attività culturali e artistiche della Chiesa”, che è collegata al “Pontificio Consiglio della Cultura”, attualmente retto da S.Em. il Cardinale Gianfranco Ravasi.

La Fondazione per i Beni e le Attività Culturali e Artistiche della Chiesa è stata costituita da Papa Francesco, con atto del 5 aprile 2014, come Ente di diritto vaticano, al fine di concorrere sia alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiali sia alla promozione di attività e manifestazioni in ambito culturale e artistico

Nel sito “ https://www.fondazionecultura.org/chi-siamo-2/ “ si legge che “All’origine di ogni avventura culturale e artistica c’è la passione: quella dei creatori e artisti, e quella essenziale di coloro che stimolano e sostengono con entusiasmo il loro percorso. Sostieni l’arte, la cultura e la musicacome espressione di eccellenza e innovazione, diversità e integrazione”. E ancora, con richiamo a Louis Pasteur, che “Meravigliarsi di tutto è il primo passo della ragione verso la scoperta”.

Quindi abbiamo davanti a tutti noi un infinito spazio nel quale volare sempre più su, alla maniera 

di Jonathan Livingston, famoso gabbiano.

 

22 Dic

Nell'occasione degli auguri natalizi a S.E. l'Arcivescovo Mario Delpini da parte del Chapter milanese della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, di cui la Fondazione Onlus Giancarlo Pallavicini Umanitaria e Culturale è "aderente benefattore", si è fatta una sintesi dei principali interventi svolti da quest'ultima nel 2018.
Vi figurano, tra gli altri: la sponsorizzazione della ricerca sulla cura dei linfomi, alla specifica sezione del San Raffaele di Milano, diretta dal noto medico e ricercatore Andres Ferreri; la costituzione della Fondazione Treccani Cultura, come uno dei tre fondatori, che coinvolge nella nomina degli amministratori i massimi rappresentanti dell'Istituto per l'Enciclopedia Italiana Treccani, della Scuola Normale Superiore di Pisa e dell'Accademia dei Lincei; la costruzione di un dormitorio per 100 allievi della scuola primaria in Tanzania, col Vescovo locale S.E. Agapiti; la fornitura di apparecchiature mediche per ortopedia e per chirurgia in Uganda; il sostegno all'orfanotrofio asilo nel Nepal, per il quale la mia Fondazione ha pure donato il terreno; la collaborazione con S.F.E.R.A. per l'importante "Maison de Paix", a Kikwit, nel Congo, promossa da S.E. Monsignor Vincenzo Zani; il contributo alla realizzazione di incontri presso l'Ente Regione Lombardia, in collaborazione col Centro Neurologico Brianteo, riguardanti le particolarità mentali di alcuni tra gli uomini più famosi nella storia, nonché dei maggiori pittori e dei principali compositori di musica, il sostegno all'Ospedale "Moyi mwa Ntongo" di Kinshasa nel Congo, promosso e realizzato, in anni precedenti, pressoché interamente col nostro concorso, compresa l'istituzione della scuola Braille per ipovedenti; numerose altre iniziative minori, sia umanitarie, sia culturali.
Di ciò ringraziamo la Provvidenza che si è avvalsa del nostro lavoro, che continua fiducioso, nonostante i gravi danni subiti dalle strutture dell'ospedale di Kinshasa, ai quali ci auguriamo di poter porre riparo nel futuro, grazie pure all'illuminato apporto delle persone con le quali condividiamo questa iniziativa umanitaria di notevole rilievo, anche come modello e scuola del personale medico e paramedico, in convenzione col sistema sanitario locale.