Recentemente Papa Francesco ha detto che tutti siamo destinati al Paradiso e che il Paradiso è una condizione spirituale. Come sottrarmi dal ritenere che sia un'affermazione confortante, che fa pensare che ad alcuni credenti, come noi cristiani, Dio ha chiesto di aderire al Suo disegno d'Amore. Quindi tutto il creato è per Lui, ma alcuni sono chiamati a rispondergli in modo particolare. A cercarlo ed a riconoscerlo, nella Parola, in se, negli altri e nel creato per amarlo, pur nella limitatezza dei nostri sentimenti umani: quasi un niente rispetto al tutto che è Lui, anche nell'Amore. Ma è la nostra attuale dimensione con la quale amarlo, più ancora che glorificarlo, che ne è la conseguenza. Lui è già gloria, potenza ed è già tutto e non avrebbe interesse a essere glorificato con le sole parole, anche se glorificarlo e adorarlo costituiscono un mezzo per comunicare con Lui. Invece, se Lui è Amore, noi, ancorché piccoli esseri, con la nostra adesione facciamo in modo che l'Amore diventi più grande, perché corrisposto. Tanto più se imploriamo la luce dello Spirito, che ci sostenga sulle orme di Cristo, unico viatico verso l'eternità del Padre.
Ecco tornare in gioco l'affermazione del Santo Padre sulla condizione spirituale del Paradiso. Che mi arreca gioia, perché già da bambino pensavo e penso ancora che, data a ciascuno una serie di opportunità per cercarlo, riconoscerlo ed amarlo, Dio ci inonderà del Suo Amore secondo la risposta che avremo data e grazie alla Misericordia con la quale redimerà le nostre debolezze. In diversa misura saremo eternamente nella gioia dell'incontro e nel rammarico di ciò che si è perso, magari per la scelta di opportunità umane, a quel punto senza più valore. Ma è un pensiero come tanti, di fronte ai quali conta solo affidarci a Lui, l'unico a sapere ed a valere.
LA CIVILTÀ DEL PANE Tra i prodotti alimentari il pane è da sempre uno degli elementi fondamentali per il sostentamento delle società del pianeta. Essenziale nella “dieta mediterranea” e per questo incluso nella lista UNESCO del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, il pane è talmente rilevante da essere un vero e proprio indica- tore di “civiltà” come solamente pochi altri prodotti, frutto del lavoro e dell’ingegno dell’uomo, possono vantare. È altresì l’ali- mento che sin dall’età antica presenta le maggiori implicazioni culturali, simbolico-religiose, tecnico-produttive e consumistico- commerciali da essere ancora oggi al centro di un vivacissimo dibattito medico-dietetico, oltre che economico e produttivo a livello mondiale. Intorno ai cereali e al pane si è perciò svilup- pato un modello di civiltà che continua ad essere fattore di svi- luppo, di nutrimento, di dialogo e di concordia fra i popoli.
In copertina: Roma, Biblioteca Casanatense ms 4182, Panis opus, f. CXX.
06122014 sabato
Il pane di ieri e le frontiere di domani
ORE 09,00 Università Cattolica del Sacro Cuore PRESIEDE
Luigi Pati
Preside della Facoltà di Scienze della Formazione Università Cattolica del Sacro Cuore
SALUTI DI APERTURA
Luigi Morgano
Deputato del Parlamento Europeo
Pierluigi Malavasi
Alta Scuola per l’Ambiente, Università Cattolica del Sacro Cuore
Le varietà di Nazzareno Strampelli
Gaetano Boggini
Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura, Sant’Angelo Lodigiano
La panificazione di ieri e di oggi, tecnologia e impianti
Riccardo Guidetti Università degli Studi di Milano
Mixtum matutinum
Pane e salute: un binomio per la vita
Marco Gobbetti Università degli Studi di Bari
Nutrire il pianeta
Pier Sandro Cocconcelli
Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza
Pane, cibo eletto e simbolo di civiltà
Giancarlo Pallavicini
Accademia delle Scienze della Federazione Russa, Mosca
CONCLUSIONI
UN PANE PER TUTTI
José Graziano da Silva
Direttore Generale della FAO, Roma
Refectio convivialis
Sabbatum, id est Saturni dies: pane dulci et fructibus
Comitato scientifico
CESARE ALZATI Accademia Romena, Bucarest
GABRIELE ARCHETTI
Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
CLAUDIO AZZARA Università degli Studi di Salerno
EZIO BARBIERI Università degli Studi di Pavia
ANGELO BARONIO
Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia
XAVIER BARRAL I ALTET
Università di Rennes II e Ca' Foscari di Venezia
ROBERTO CAPELLO Federazione Italiana Panificatori
PAOLO CHIESA
Università degli Studi di Milano
ALFIO CORTONESI
Università degli Studi della Tuscia, Viterbo
PIETRO DALENA
Università della Calabria, Cosenza
ALESSANDRO DI MURO Università della Calabria, Cosenza
CARLO EBANISTA Università degli Studi del Molise
GIUSEPPE FERRANDI Esselunga
BRUNO FIGLIUOLO Università degli Studi di Udine
COSTANTINO GABARDI Enogastronomo
GERMANA GANDINO
Università del Piemonte Orientale, Vercelli
SIMONA GAVINELLI
Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
ROBERTINO GHIRINGHELLI Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
PIERGIORGIO GIORILLI Richemont Club Italia
ROBERTO GRECI Università degli Studi di Parma
EWALD KISLINGER Universität Wien
BEPPE MAFFIOLI
Chef, Ristorante Carlo Magno, Collebeato (Bs)
TOMMASO MAGGIORE Università degli Studi di Milano
DARIO MARIOTTI Magazzino alimentare, Brescia
IGINIO MASSARI
Maestro di pasticceria, Brescia
MASSIMO MONTANARI Università degli Studi di Bologna
ELDA MORLICCHIO
Università degli Studi di Napoli, L'Orientale
SIMONA NEGRUZZO
Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia
GIANCARLO PALLAVICINI
Accademia delle Scienze della Federazione Russa, Mosca
WALTER POHL Universität Wien
MARINA RIGHETTI
Università degli Studi di Roma La Sapienza
MARCELLO ROTILI
Seconda Università degli Studi di Napoli
VITTORIO SANTORO CAST Alimenti
LUCINIA SPECIALE
Università degli Studi del Salento, Lecce
FRANCESCA STROPPA
Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia
DANIELA TAMBURINI
Sperimenta. Centro di formazione attravero il cinema
GIOVANNI VITOLO
Università degli Studi di Napoli Federico II
CON IL SOSTEGNO DI Esselunga CON IL PATROCINIO DI Parlamento Europeo FAO UNESCO - Commissione Nazionale Italiana Padiglione Italia - Expo Milano 2015 Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Ministero dei beni e delle attività culturali Regione Lombardia Provincia di Brescia Comune di Brescia Fondazione Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, Spoleto Accademia della Crusca, Firenze Facoltà di Scienze della Formazione Università Cattolica del Sacro Cuore ExpoLab, Università Cattolica del Sacro Cuore Le Università per Expo 2015 Museo Bagatti Valsecchi, Milano Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura, Sant’Angelo Lodigiano Federazione Italiana Panificatori Unione Regionale Panificatori Lombardia Sindacato Panificatori della Provincia di Brescia Brixia sacra. Fondazione Cariplo Fondazione Cogeme Centro Studi Michea CON LA COLLABORAZIONE DI Camera di Commercio di Brescia ATS - Sistema Brescia per Expo Prin 2010-2011, UR Bologna Dipartimento di Storia moderna e contemporanea Università Cattolica del Sacro Cuore Dipartimento di lettere, arti, storia, società Università di Parma Biennale di Studi Longobardi, Benevento Archivio di Stato di Brescia Biblioteca Casanatense, Roma Centro studi per la storia dell’alimentazione e della cultura materiale Centro per la storia delle campagne e del lavoro contadino (Montalcino) Centro studi sulle campagne del Mezzogiorno mediterraneo (Università della Calabria) Associazione per la storia della Chiesa bresciana Centro Pastorale, Sede di Brescia Università Cattolica del Sacro Cuore Archivio privato Vincenzo Conti (Brescia) Fondazione ASM Ascom, Brescia Associazione Artigiani, Brescia Made in Provincia di Brescia Bresciatourism Istituto Artigianelli - Museo Piamarta (Brescia) IAR. Fondazione istituzioni agrarie raggruppate onlus Sconfinarte Centro culturale artistico della Franciacorta e del Sebino Accademia Maestri Pasticceri Italiani Richemont Club Italia Cassa Padana Magazzino alimentare Sperimenta. Orione. Cultura, lavoro, comunicazione Mario Setter, riproduzioni Theatrum sanitatis della Casanatense |
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Nell'attesa delle ricapitalizzazioni delle banche nei termini del Tier1 previsto da Basilea 3, in queste settimane vanno delineandosi nuovi e più stringenti requisiti patrimoniali per le "too big to fail", le banche tanto grandi da non poter lasciarle fallire: una ventina tra le quali l'italiana Unicredit. Una specie di Basilea 4, da attivare anch'essa entro il 2019, che denota la consapevolezza del rischio sistemico insito nell'attuale finanza globale, con esposizioni complessive pari a 5/6 volte il PIL dell'intero mondo, se si consideara anche l'attività finanziaria non ufficiale, in larga parte connesse con l'enorme massa di titoli derivati in circolazione nel mondo. Che Dio ce la mandi buona!