Perestroika

 

I ritardi di Gorbaciov nelle privatizzazioni Non vi è dubbio che «Gorbaciov avrebbe dovuto riconoscere sin dall' inizio la proprietà privata dei mezzi di produzione», come osserva Sergio Romano sul Corriere del 4 luglio. E infatti a questo pensò Gorbaciov nel costituire, nella seconda metà degli anni ' 80, un' apposita commissione della quale feci parte in qualità di primo consulente occidentale del governo sovietico per la riforma dell' economia. Alla commissione venne affidata la predisposizione di una disciplina antimonopolio di immediata applicabilità e come premessa per la privatizzazione alla quale io mi opposi, con la motivazione che nell' Urss tutto era monopolio e non si poteva scombinare l' assetto produttivo/distributivo senza una possibile alternativa. Tra l' altro mancava una qualsiasi esperienza manageriale di libero mercato e non esistevano business school, come annotato su queste colonne. E fu la Bocconi con Gabrielli e lo scrivente a muovere i primi passi in questo senso. Ricordo che, alle motivazioni da me addotte sull' impossibile eliminazione immediata dei monopoli, venni ripetutamente esortato da Leonid Abalkin, primo vice Primo ministro, a non fare politica e fu difficile far comprendere che per me quella era economia. Seguì una pausa di tre giorni nei lavori della commissione, dopo la quale il coordinatore Skopovski mi comunicò che le mie esortazioni alla gradualità li avevano convinti perché «avevano capito che io amavo il loro popolo». Nel contempo mi donò una pubblicazione d' arte, con iscritto «il tempo ci dirà se avremo avuto ragione». Purtroppo e forse anche per questo Mikhail Gorbaciov si trovò in difficoltà e venne poi Boris Eltsin e tutto il male che seguì, con l' accelerazione eccessiva del cambiamento, la consegna delle ricchezze del Paese agli amici oligarchi e l' anarchia legislativa. In pochi anni l' aspettativa di vita, che era aumentata all' avvio della perestroika, si ridusse bruscamente a testimonianza del caro prezzo fatto pagare alla popolazione. Giancarlo Pallavicini Accademico delle Scienze della Federazione Russa Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

 

 

Leonid Ivanovich Abalkin

Leonid Ivanovich Abalkin (Russian: Jleomiu IIB HOSnv A6anami; 5 May 1930 — 2 May 2011) was a Russian economist. He was born in Moscow and became director of the Institute of Economics of the USSR Academy of Sciences in 1986. A member of the Supreme Soviet of the USSR with special responsibility for economic affairs.

He later worked as an advisor to Presidents Mikhail Gorbachev and Boris Yeltsin, and was the second-in-command of Premier Nikolai Ryzhkov's government.

Under Gorbachev he was one of the major advocates of rapid economic reform, with the consultancy of the Italian economist Giancarlo Pallavicini, and in 1998 became a member of the Economic Crisis Group.

Most of his published writings concern the theoretical problems of political economy under socialism.

Abalkin was president of the International N. D.Kondratiev Foundation; Giancarlo Pallavicini was vice president.

 

Upon hearing of his death, Russian President Dmitry Medvedev stated: 
"Mr Abalkin was one of the figures at the origins of Russia's transformation to a market economy and did much to establish new economic mechanisms. A scholar known all around the world, Academician Abalkin had deserved influence in the Russian and international academic communities."

FRACPRESS, Harding Ozihel (Ed.), Printed in U.S.A., U.K., Germany, 2011

 

Leonid Abalkin

Leonid Ivanovich Abalkin (Moscú, 5 de mayo de 1930 - 2 de mayo de 2011) fue un economista ruso que llegó a ser director del instituto de economía de la Academia de Ciencias de la URSS en 1986. 

Posteriormente trabajó como asesor de los presidentes Mikhail Gorbachev y de Borís Yeltsin, con el premier consultor occidental del Gobierno Soviético para la reforma econòmica el economista Giancarlo Pallavicini. Bajo el mando de Mikhail Gorbachev fue uno de los máximos defensores del crecimiento rápido de la economía y en 1998 se convirtió en miembro del grupo anticrisis económica.

 

 

 

Round Table 75 Milano "Cinque Giornate" in data 1 Marzo 2019

 
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Round Table 75 Milano "Cinque Giornate" si trova qui: Ristorante Valentino Legend.Segui
Negli anni Ottanta Giancarlo Pallavicini è stato il primo fra gli occidentali a sussurrare all'orecchio di Michail Gorbacev, potente leader dell'Unione Sovietica, quelle che poi sarebbero passate alla storia come Perestrojka, le riforme politico-economiche che hanno per sempre cambiato il volto del Grande Orso.
Oltre trent'anni dopo, la Round Table 75 V Giornate di Milano ha avuto l'onore di averlo come ospite relatore nella conviviale del 27 di febbraio, organizzata in collaborazione con la Round Table Italia Prima Zona e con la Round Table 4 di Piacenza. E in compagnia degli amici delle Tavole di Torino e Faenza, del Rotaract di Milano e delle Ladies Circle di Milano.
Economista, manager, scrittore e accademico, Pallavicini é stato anche pioniere delle teorie del marketing e della responsabilità sociale d'impresa. 
Un pezzo di storia vivente che, pur avendo preso in prestito solo per una sera, custodiremo per tutta la vita